Silvestro Lega, Maternità

Maternità

Maternità

Maternità, del 1881-1882, è una delle più intense opere di Silvestro Lega: le forme si aggregano nelle due zone decisive costituite dalle teste della madre e del bambino. Le mani della madre costruiscono lo spazio entro il quale la scena – ma meglio si direbbe l’evento – ha luogo, tra la presa salda della mano destra che regge il bambino e la sinistra che l’equilibra a mezz’aria.
I toni cupi della veste della madre si squarciano nei panni e nel volto del bambino, mentre la luce sembra accarezzare la parte destra del volto della madre, la cui luminosità spicca sull’ombra che si effonde sulla guancia sinistra.
Maternità si colloca in una fase della vicenda di Lega nella quale egli realizza una costruzione per masse compatte, animate nella loro essenzialità dal rapporto tra ombra e luce, l‘una e l’altra fortemente materiate nella consistenza stessa del colore. Eppure, in questa costruzione per masse e per vigorosi contrasti di luce e d’ombra ben traspare il dato lirico e struggente che segna una delle peculiarità fondamentali del romagnolo Lega, figura centralissima dell’intero Ottocento italiano e di primario rilievo europeo.
L’immagine di Lega non è mai per così dire perentoria, non pretende di agire immediatamente sull’occhio e sulla mente del riguardante, ma chiede attenzione, e lentamente si dispiega alla nostra vista, insinuando un’intensa emozione.

Artista

Silvestro Lega

Cronologia

1881 - 1882

Materia e tecnica

Olio su tela

Misure

cm 88 x 52

Compilatore

Antonio Del Guercio

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