Nato a Torino nel 1869, muore a Roma nel 1959. Giovanissimo entra nell'Accademia Albertina di Torino dove segue l'insegnamento dello scultore Tabacchi. Nel 1885, appena sedicenne, apre uno studio per proprio conto. Negli anni successivi si dedica a viaggi di studio, a Roma e a Firenze, per conoscere i maestri del Rinascimento. Intanto partecipa ad alcune tra le principali esposizioni italiane. Nel 1892, già affermato, è chiamato a Roma per partecipare alla Commissione per il Monumento a Vittorio Emanuele II di cui esegue un bozzetto; nel 1908 realizza la grande statua del Tirreno oggi ai piedi della gradinata. Anche in altri soggetti di natura allegorica, come Pudore e Veglia dell'Anima, pone l'accento sul dato espressivo dei volti e dei gesti, esibendo un particolare virtuosismo tecnico. Tra i più noti esempi di una vasta galleria di ritratti, che annovera personalità del mondo galante e aristocratico dell'epoca, si ricordano in particolare i principi Doria. Canonica unisce al grande talento di scultore accademico un vivo interesse per la conservazione del patrimonio artistico nazionale. Nel 1909 è chiamato a far parte del Consiglio Superiore delle Belle Arti e successivamente è nominato Senatore del Regno per alti meriti artistici. In questo ruolo interverrà di frequente con proposte legislative a difesa della tutela del patrimonio artistico. Nel 1910 ottiene la cattedra di scultura all'Accademia di Belle Arti di Venezia e quindi la cattedra di Roma dove si trasferisce definitivamente nel 1922 su invito di Corrado Ricci. Nel 1926 si impegna a lasciare le sue opere al Comune di Roma e ottiene di abitare nella Fortezzuola di Villa Borghese che restaura e che diventerà la sede del Museo a lui intitolato.
Pietro Canonica
Pietro Canonica (Torino 1869 - Roma 1959)
XX Sec.