Pier Paolo Calzolari nasce a Bologna nel 1943, dove frequenta il liceo artistico e l’Accademia. Tra ’65 e ’68 espone frequentemente, in personali e collettive, allo Studio Bentivoglio di Bologna, Nel ’69 e nel ’70 ha due personali da Sperone a Torino, uno dei centri italiani più vicini all’avanguardia che poco innanzi Germano Celant ha battezzato “arte povera”. È presente nel ’69 alle due mostre internazionali che sanciscono l’appartenenza all’élite dell’avanguardia più riconosciuta: “Op Losse Schroeven” allo Stedelijk di Amsterdam e “When Attitudes become Form” alla Kusthalle di Berna. Da allora in avanti, negli anni Settanta, Calzolari partecipa, sovente con il gruppo dei poveristi, ma anche assieme ai concettuali, a tutte le principali mostre cicliche d’avanguardia di qua e di là dell’oceano: e, tra l’altro, a “Prospect” di Düsseldorf e a “Documenta” di Kassel. Negli anni Ottanta il suo lavoro, da sempre non facilmente iscrivibile in una poetica unitaria, segna un apparente “ritorno alla pittura”, i cui canoni tradizionali vengono da lui comunque sempre volutamente elusi. È chiamato a partecipare a tutte le principali rassegne retrospettive sull’arte degli anni Sessanta, in Italia, Europa e America, Giappone e Australia. Vive e lavora, appartato, a Fossombrone.
Pier Paolo Calzolari
Pier Paolo Calzolari (Bologna 1943)
XX Sec.