Originario di Piano del Cilento, dove nacque nel 1662, Paolo de Matteis è uno degli esponenti più significativi della pittura barocca meridionale. Trasferitosi ancor giovane a Napoli, si accostò ai pittori Francesco di Maria e Luca Giordano, di cui divenne uno dei migliori allievi.
Pur vivendo stabilmente nella metropoli partenopea, dove fu al servizio del Viceré spagnolo, l’artista godette anche di un discreto successo internazionale durante i soggiorni a Parigi, Genova e in Calabria tra il 1702 e il 1705. Molte delle sue opere si conservano in diversi centri dell’Italia meridionale, quali Salerno, Lecce, Lucera, Gaeta e Ascoli Satriano. A Montecassino è scampata alle distruzioni del secondo conflitto mondiale una bella Assunzione della Vergine, assai debitrice dello stile di Giordano. Celebrato come quest’ultimo per la velocità d’esecuzione e il virtuosismo, de Matteis progettò i cicli decorativi di alcune chiese napoletane, tra i quali figurano gli affreschi della volta della cappella di S. Ignazio nella chiesa del Gesù Nuovo. Tra il 1723 e il 1725 lavorò a Roma per papa Innocenzo XIII. Nei suoi ultimi anni di vita realizzò anche dei modelli per sculture in argento. La sua morte avvenne a Napoli nel luglio del 1728.
Paolo De Matteis
Paolo De Matteis (Piano del Cilento 1662 - Napoli 1728)
XVIII Sec.