Nato a Roma nel 1602, appartenne ad una famiglia attiva nel commercio dei pellami. In gioventù fu allievo del Cavalier d’Arpino e, dal 1615, dell’olandese Jacob de Hasse, detto Giacomo Fiammingo. Al seguito di quest’ultimo iniziò a realizzare numerose piccole battaglie, divenute a tal punto famose da procurargli l’appellativo di “Michelangelo delle battaglie”. Nella sua prima attività, si dedicò anche alla realizzazione di nature morte sull’esempio delle opere del Gobbo dei Carracci.
Attorno al 1625 si avvicinò all’arte del Bamboccio, avviando la sua cospicua produzione di genere che lo rese famoso, in particolare grazie alla protezione di benevoli acquirenti, tra cui il mercante Domenico Viola. L’unica sua opera pubblica romana, una lunetta con un miracolo di san Francesco di Paola nel chiostro di S. Andrea delle Fratte, è andata perduta, ma il biografo Passeri ricorda numerose sue pale d’altare eseguite per alcune chiese sarde non identificate. Fu particolarmente legato al pittore Giacinto Brandi, con cui condivise per qualche anno anche l’abitazione. Sul finire della sua vita acquistò una casa a Trinità de’ Monti e là si spense nell’aprile del 1660.
Michelangelo Cerquozzi, detto Michelangelo delle battaglie
Michelangelo Cerquozzi (Roma 1602 - Roma 1660)
XVII Sec.
Compilatore
Alessandro Zuccari