Il personaggio, un pescatore che raccoglie il frutto del suo lavoro, si presenta al riguardante in una posizione quasi frontale.
Le braccia che si protendono verso il pescato formano una sorta di tenaglia aperta che spicca, per alcune accensioni di luce-colore, sulla cupa tonalità dominante. Quasi addossati all’angolo inferiore sinistro della composizione, i pesci argentei sono come una sorgente di luce fredda.
L’opera, del 1930, esemplifica in modo persuasivo la scelta espressiva compiuta da Mario Sironi dopo la fase futurista e dopo l’incontro tra la speciale modalità del suo futurismo e la grande lezione della Metafisica di De Chirico.
L’impianto delle forme resta affidato ad una solidità della struttura che in Sironi non venne mai meno.
La luce interviene sul colore con un effetto d’animazione, di palpito, che tuttavia, anche laddove s’accende di vivace chiarità, non attenua la consistenza materiale delle membra del personaggio in azione, o quella del cesto con i pesci che egli attira a sé con forza.
Mario Sironi, Pescatore
Pescatore
Dipinto
XX Sec.
Figurativo
Artista
Cronologia
1930
Materia e tecnica
Olio su tela
Misure
cm 104 x 90
Compilatore
Antonio Del Guercio