Questa suggestiva composizione di Carlevarijs, ravvivata da dinamiche figurette, mostra un paesaggio brullo e roccioso che ospita una serie di torri e la singolare struttura di un ponte fortificato, sul quale transitano alcuni cavalieri. Si tratta di un rudere merlato che, per la sua forma e per la presenza di uno stemma pontificio, ricorda il Ponte Nomentano, alle porte di Roma. Oltre un corso d’acqua appare un centro urbano, con edifici ingentiliti da loggiati che richiamano architetture del Rinascimento italiano. In primo piano è raffigurato un porto fluviale, con rozze imbarcazioni e numerosi facchini, nel quale si sta predisponendo un carico di merci.
L’artista udinese, autore di celebri vedute urbane, presenta in questo dipinto un esempio di fusione tra il paesaggio classico e il capriccio architettonico, allora diffusa in ambiente veneto, nella quale la veduta è pensata e allestita quasi come una sorta di scena teatrale. Questo genere di pittura, successivamente praticata anche da Canaletto, fu ispirata a Carlevarijs dai paesaggisti nordici che in quel periodo erano presenti in gran numero in vari centri della penisola. I colori chiari e sfumati della composizione, che evocano quelli di un’opera a pastello, rimandano piuttosto alla contemporanea produzione di Marco Ricci, suo corregionale.
Luca Carlevarijs, Capriccio italiano
Capriccio italiano
                            XVIII Sec.
                         
                         
                            Dipinto
                         
                         
                            Paesaggio
                         
                
                         
                            Artista
                            
                         
                
                   Cronologia
                   
                Primo decennio del XVIII secolo
                   Materia e tecnica
                   
                Olio su tela
                   Misure
                   
                cm 86 x 32
                   Compilatore
                   
              
	
	Alessandro Zuccari