Il romano Andrea Locatelli, nato nel 1695, fu uno dei più noti paesaggisti del Settecento; ebbe una prima formazione presso il padre Giovan Francesco, artista fiorentino poco noto residente nel 1700 nel rione di Trastevere. Nicola Pio, che scrive nel 1724 le vite dei pittori suoi contemporanei, parla anche di un precoce alunnato intorno al 1707 presso il paesista nordico Monsù Alto. Il biografo scrive che passò poi nella bottega del pittore di marine Bernardino Fergioni e, più tardi, in quella del marattesco Biagio Puccini per imparare a disegnare le figure.
Nel 1715 lavorò a Roma per i Ruspoli e nel 1738 decorò due porte in Palazzo Corsini, ciascuna con quattro pannelli decorati con scene di paesaggio. Nel 1735, dopo aver collaborato con Filippo Juvarra a Torino, ricevette commissioni anche dal re di Spagna Filippo V. Locatelli si dedicò per tutta la vita al genere del paesaggio “arcadico” e quello delle vedute con architetture e figure, che testimoniano una riflessione sull’arte di Salvator Rosa e su quella di Giovanni Ghisolfi, unite a suggestioni classiciste provenienti da Jan Frans van Bloemen. L’eredità della pittura dei Bamboccianti, diffusa a Roma nella metà del Seicento da Michelangelo Cerquozzi, Johannes Lingelbach e Anton Goubau, emerge con più evidenza nelle scene di genere.
Andrea Locatelli
Andrea Locatelli (Roma 1695 - Roma 1741)
XVIII Sec.