Giuseppe Diamantini (Fossombrone 1621 - Fossombrone 1705) L’artista marchigiano, nato a Fossombrone nel 1621, elaborò ben presto uno stile originale che fonde elementi dell’ambiente urbinate e romagnolo con le suggestioni ricevute a Roma e a Venezia, dove si legò a Pietro Liberi. A Bologna, inoltre, fu influenzato dalla scuola dei Carracci e da un probabile incontro con il conterraneo Simone Cantarini. Attorno al 1650 giunse a Venezia, dove la sua arte ebbe grande fortuna grazie alla commissione di importanti opere pubbliche, come l’Adorazione dei Magi per S. Moisè e le pitture del coro di S. Giovanni Crisostomo. Nella città lagunare fu insignito dall’imperatore del cavalierato di San Giorgio e realizzò numerosi quadri di soggetto profano nei quali l’accademismo di matrice bolognese si colora di suggestioni venete e più propriamente neo-veronesiane. A palazzo Badoer dipinse un ciclo dedicato alle vicende e agli amori degli dei. Alessandro Zuccari |
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