Baldassare Longoni

Baldassare Longoni (Dizzasco d'Intelvi 1876 - Milano 1956)

Veduta di Arosio (Brianza)
Veduta di Arosio (Brianza)

Nasce nel novembre del 1876 a Dizzasco d'Intelvi (Como) e muore a Milano nel 1956. Appartiene alla generazione dei divisionisti successiva ai Grubicy, Segantini, Previati, Morbelli, e dell'omonimo Longoni Emilio, tutti  nati intorno agli anni Cinquanta.  La nuova ondata si forma negli anni '90 quando il divisionismo è già una tendenza diffusa e non più un movimento di punta. Si forma sui maestri lombardi e piemontesi dell'800 nell'Accademia di Brera, dove gli giunge l'eco delle Secessioni del nord Europa. Sebbene i suoi riferimenti siano Segantini, Previati e poi Nomellini, la luminosità che egli realizza con la tecnica puntinista è meno vibrante. Fu di preferenza pittore di paesaggi e spesso li utilizzò come scenari per figure. I suoi paesaggi abitati da animali e da contadini intenti alle loro mansioni,  sono vedute campagnole ritratte con un sentimento di verità e di partecipazione alla vita e al lavoro agricolo. È una natura amica e quotidiana che racconta il volgersi delle stagioni attraverso il lavoro, una natura cordiale e affettuosa ma lontana da ogni accento  romantico o misterioso. Un tratto tipico di queste vedute è l'assenza di ogni accenno, o segno della civiltà industriale. Il suo orizzonte sono i campi e i paesaggi frequentati quotidianamente, che egli può cogliere appena fuori dell'uscio di casa o negli 'immediati dintorni; anche le figure sono quelle della cerchia ristretta degli affetti familiari. F. Maratea, un critico che ne segui il lavoro, definisce l'artista "pittore del cielo e delle nuvole, lirico e mistico insieme. Un pittore che ama le trasparenze lontane facendo giuocare aria e luce anche sui toni bassi e grigi, anche negli ambienti chiusi, quasi per un bisogno di elevare, di alleggerire la sostanza stessa della natura delle cose senza mai tuttavia alterare la realtà come disegno e come volume". Fu sempre un solitario e  per decenni si chiuse in un impenetrabile isolamento così che la sua notorietà restò circoscritta entro i confini locali. Fu però molto intensa la sua attività espositiva: tenne mostre personali nel '12 a Como e poi nel '21, ma le sue più frequenti esposizioni furono alla Permanente di Milano e alla Biennale di Venezia (1903, 1905, 1909, 1910, 1914, 1922) e alle Esposizioni Nazionali di Belle Arti a Milano e a Torino.

Compilatore

Augusta Monferini

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